Fibrillazione atriale: il grasso pericardico associato alla gravità e alla cronicità dell’aritmia sopraventricolare dopo procedura ablativa
Ricercatori dell’University of Adelaide in Australia hanno esaminato la relazione tra grasso pericardico e fibrillazione striale.
L'obesità rappresenta infatti un importante fattore di rischio per questa aritmia sopraventricolare.
E’ stato ipotizzato che, al di là dell’adiposità sistemica, il grasso pericardico eserciti effetti patogeni locali sulle vicine strutture cardiache.
Lo studio ha riguardato 110 pazienti che erano stati sottoposti per la prima volta ad ablazione della fibrillazione atriale e 20 pazienti senza fibrillazione atriale ( gruppo controllo ).
Sono stati quantificati i volumi del grasso pericardico, del grasso periventricolare e di quello periatriale mediante risonanza magnetica.
Inoltre, è stato valutato l’indice di massa corporea ( BMI ) e la superficie corporea dei pazienti in relazione alla presenza di fibrillazione atriale, alla gravità dell’aritmia, al volume atriale sinistro, ed alla recidiva a lungo termine di fibrillazione atriale dopo procedura ablativa.
E’ stato osservato che i volumi di grasso pericardico erano significativamente associati con la presenza di fibrillazione atriale, con il carico di sintomi, e la cronicità della fibrillazione atriale ( tutti i valori p<0.05 ).
I volumi di grasso pericardico erano anche predittivi di recidiva a lungo termine di fibrillazione atriale dopo intervento di ablazione ( p=0.035 ).
Le associazioni si sono mantenute anche dopo aggiustamento multivariato e ulteriore aggiustamento per il peso corporeo.
L’indice BMI e la superficie corporea non hanno fornito valore predittivo. ( Xagena2011 )
Fonte. JACC, 2011
Cardio2011 Endo2011
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